Arte amore e passione
Sono i clienti più scaltri, a volte un po’ ambigui, forse solo dispersivi e confusi. In ogni caso, se li riconosci sai come prenderli.
1. “ Non so, non ho proprio idea, magari metti giù qualcosa e mi fai vedere.”
Ovvero: lavorare senza linee guida, senza avere la più pallida idea di dove iniziare e con il rischio di realizzare qualcosa che non rispecchia le esigenze del cliente che, manco a dirlo, se ne renderà conto solo troppo tardi. E che ti chiederà di stravolgere completamente il tuo operato. Lavorare a tentoni è sempre sbagliato poiché se il tuo committente non sa che cosa vuole, tu non puoi giocare all’indovino. CONSIGLIO: preferenze estetiche, esigenze, target, messaggi da comunicare. Ovvero identificazione del Brief! (Cerca di rendere partecipe il cliente di ogni fase del progetto, passo dopo passo, facendogli accettare ogni dettaglio: colori, impostazione grafica, contenuti..così non avrà modo di pretendere eventuali modifiche in un secondo tempo o di dirsi insoddisfatto, dato che è stato presente per tutta lo sviluppo del lavoro.)
2. “I tempi sono strettissimi, tra quindici giorni dobbiamo essere online”
Com’è quel proverbio? La gatta frettolosa fece i gattini ciechi. E’ ovvio che, per svolgere un lavoro di qualità, sia impensabile lesinare sul tempo a propria disposizione. Ispirazione, design, senso estetico, progettazione dei contenuti, concept, messa in codice, test…ogni progetto è formato da innumerevoli fasi che richiedono una certa dose di concentrazione e pazienza.
Sii chiaro con il cliente: se non ritieni di potercela fare entro i tempi previsti, dillo subito, argomentando le tue motivazioni. Spesso un tempo ristretto è, per il cliente, sinonimo di budget ridotto (“Come? Tutti questi soldi per una settimana di lavoro?!”) e può rivelarsi un’ottima scusa per dichiararsi insoddisfatto del tuo lavoro, magari solo per un giorno di ritardo. Con conseguente “E io non ti pago”.
Consiglio: Oltre a chiarire verbalmente le tempistiche di consegna, definisci anche nel contratto i tempi massimi entro cui sarà terminato il progetto. E sottolinea che non sei responsabile di eventuali ritardi non imputabili al tuo lavoro: non è colpa tua se devi aspettare una settimana per ricevere il materiale su cui lavorare o se il cliente impiega giorni per l’accettazione della bozza.
3. “Già che ci sei, mi fai anche un logo, qualcosa di semplice..”
Minimizzare il lavoro che c’è dietro la progettazione di un logo è tipico di chi vuole a tutti i costi risparmiare, anche a scapito tuo. Chiariamolo una volta per tutte: il restyling di un sito web non implica necessariamente la realizzazione gratuita di un logo aziendale. Il cliente non ti sta facendo un favore assegnandoti il lavoro, per cui non sentirti in obbligo di regalargli carta intestata, biglietti da visita, logo, depliant, sempre che questo non faccia parte di una tua strategia per fidelizzare o acquisire clienti.
La regola è: decidi tu se e cosa donare al tuo cliente.
Conclusione:
1). Pianifica con il cliente le caratteristiche del prodotto colori dimensioni, target ecc..
2). Chiarisci subito i tempi reali di consegna
3). Non sminuire mai il tuo tempo e il tuo lavoro per prezzi irrisori.